Si può perdere ed essere felici? Sì, e a insegnarcelo sono due ragazzi di un liceo del Montana, con una storia che ha già fatto il giro del mondo.
Un 14enne fa vincere il suo primo combattimento di lotta a un 16enne con delle disabilità
Non c'è niente da fare: le storie migliori arrivano dagli ambienti non professionistici. Questa addirittura da un liceo del Montana, negli Stati Uniti. Dalla Townsend high school, dove i ragazzi, tra i vari passatempi e sport, si divertono con la lotta. E' sucesso che uno dei lottatori più forti della scuola, tal Clancy Ludvigson, si sia reso protagonista di un gesto davvero nobile: Clancy pratica questa attività da soli due anni ma è già tra i più forti nella sua categoria.
Ciononostante ha voluto fare un regalo particolare a un altro studente, di un paio di anni più grande di lui, che non aveva mai vinto un match in tutta la sua vita. Il ragazzo in questione è Troy Spurlock, uno studente che ha bisogno di aiuti supplementari in quanto soffre di qualche ritardo mentale e che in vita sua non aveva mai vinto un match, se non per forfait. Ebbene, Ludvigson, dopo aver visto un paio di combattimenti di Troy, ha deciso di recarsi dai giudici di gara, dicendo loro esplicitamente di voler combattere contro di lui, per farlo vincere.
Un gesto non da tutti i giorni, giustamente rimarcato da stampa e televisioni locali, e ora giunto sino a noi.
Alla fine del combattimento, entrambi gli atleti erano felici per il risultato: "Ho preso il ragazzo e l'ho sbattuto sul tappeto, la mia faccia stava prendendo fuoco – racconta tutto eccitato Troy, evidetemente su di giri per la prima vittoria della sua vita – E' stato il momento più bello della mia vita. Il mio coach O’ Dell mi ha sempre detto di non mollare mai, di dare il massimo, di avere sempre fiducia nello sport.
E così ho fatto: sono felice".
Sorridente anche l'eroe di giornata: "Questo combattimento me lo ricorderò per sempre – ha detto Ludvigson – Non penso di essermi mai goduto così tanto una sconfitta in vita mia".
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